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Milano, primavera 1967. Dodici consiglieri sono chiamati a decidere del futuro di una vasta area in grave stato di degrado alla periferia a Nord della città. L'unico a opporsi al piano edilizio è l'architetto, convinto che la scelta strategica migliore consista in un progetto ben diverso, le cui ragioni profonde affondano in un passato molto lontano, quando l'area apparteneva alla Grande Foresta, un luogo magico fatto d'immensi prati, grandi fiumi, vegetazione lussureggiante e specie animali ora scomparse. Lì inizia il viaggio nel tempo attraverso la storia di Milano e la sua terra, dalla fondazione dei Celti con il nome di Medhelan (letteralmente luogo sacro) ai giorni nostri, intrecciando personaggi storici reali e personaggi di fantasia che appartengono al regno animale e vegetale, testimoni della trasformazione che la terra ha subito nel corso dei secoli e della lunga lotta tra Natura e Civiltà, da quando il rapporto Uomo-Cosmo-Natura si è spezzato. E così accanto al re celtico Belloveso, a Federico Barbarossa, Francesco Sforza e Ludovico il Moro, alla cui corte incontriamo un inedito Leonardo Da Vinci, facciamo anche la conoscenza di Etherna, la quercia depositaria della sapienza millenaria; Asio il gufo, saggio capo della Grande Foresta con il suo fido corvo Barone Rook, e Apodeus, il topino marrone che con astuzia sconfigge l'esercito dei malefici ratti neri, portatori del bacillo infetto della peste...